Poliamore

Poliamore e monoamore

La premessa necessaria in una società ancora pervasa da pregiudizio e stereotipi è che non è possibile assumere un aspetto del comportamento umano come descrittore unico della totalità degli esseri umani, delle donne e degli uomini.

Condotte soddisfacenti per alcuni diventano fonte di angoscia per altri e non esiste un unico modello valido per tutti.

La complessità della mente, quale frutto delle interazioni tra Bios e Ambiente, rende merito ai temerari che nei secoli si sono battuti per la libertà di ricerca e per il dibatttito tra le scienze e la filosofia.

Non esiste Mente senza Cervello ovviamente ed il contrario è fonte di ampio dibattito, cioè se sia etico o non etico mantenere artificialmente un cervello attivo senza coscienza.

Il confine tra eticità e potenzialità, lo iato tra morale e bisogno, viene nella prassi superato ogni giorno da milioni di persone che tra la Physis(Φύσις) e la Psychè (ψυχή)scelgono la legge interna quella dell’Uomo.

Fatta la necessaria premessa mi colloco nella comoda posizione dell’osservatore dell’essere umano, cercando nel mio lavoro di aiutare le persone a ritrovarsi chiunque essi siano.

Frequentemente, anche se non in modo cosi chiaro e diretto, uomini e donne parlano del desiderio di innamorarsi o intrattenere relazioni con piu persone. Alcune persone immaginano o vivono la propria affettività ed il proprio desiderio nel contesto di amori molteplici.

Il neologismo Poliamore include  il vissuto di uomini e donne che sentono di potere sperimentare contemporaneamente ed in modo chiaro  piu relazioni intime; senza che nulla venga nascosto ai partner o alle partner coinvolte.

Fuori da pregiudizi o giudizi moralistici, il fenomeno è sempre esistito.

Il poterne oggi parlare, in alcuni luoghi del mondo, ed il riuscire a discuterne in ambito scientifico evidenzia una presa di coscienza per la quale il vissuto delle persone è un elemento significativo.

L’assunto fondamentale della psicologia moderna, del resto, dice che …non è vero che l’eccezione conferma la regola…ma l’eccezione apporta un contributo importante per la redifinizione della regola stessa

Le vecchie categorie concettuali che descrivevano l’esperienza affettiva e sessuale sono oggi ridefinite sulla base delle nuove esperienze cliniche e di un piu facile accesso al reale vissuto delle persone intervistate.

Il campione degli intervistati nel campo della ricerca è piu ampio e piu disponibile a rispondere in modo sincero alle domande sulla propria intimità.

Ad esempio anni fa venne chiesto ai fruitori di siti web, con la garanzia del totale anonimato, di descrivere cosa realmente facevano a letto, se facevano sesso protetto, e con quanti partner in una settimana in un mese e in un anno.

Il risultato era interessante; certo non rappresentativo della totalità della popolazione ma interessante.

Nella relazione poliamorosa tutto viene vissuto alla luce del sole, senza il vissuto di fuga o di clandestinità. Tutto è detto e non nascosto e viene vissuto dai partners come un non tradimento, talvolta una condivisione.

Indubbiamente appare complesso in una società fondata sulla monogamia;  questa posizione che I poliamorosi definiscono filosofica  implica la modifica di concetti ritenuti fondanti e indiscutibili.

Esiste una eticità nel vivere piu relazioni fuori dal giogo della clandestinità e gia  Barash e Lipton nel libro Il mito della monogamia. Animali e uomini (in)fedeli

(David P. Barash e Judith E. Lipton, ed. Cortina, 2002) tracciavano un interessante profilo della nascita di un immaginario monogamico a partire dall’osservazione etologica e poi dopo antropologica.

Due coraggiose donne, psicoterapeuta e sessuologa, pubblicarono nel 1997 un libro dal titolo provocatorio: La zoccola etica

Dossie Easton e Janet W. Hardy, ed. Odoya, 2014 edizione italiana  arrivata in italia quasi 20 anni dopo.

Il coraggio non sta nell’approvare un modello valido per tutte e per tutti ma quello di mostrare al mondo la varietà e la variazione della affettività e della sessualità.

L’ambiguità e la malafede sono, come dice Simona Argentieri nel suo saggio ( einaudi 2008),  “ piccolo crimini della coscienza ed I comportamenti ambigui sono il sintomo di un forte disgio sociale e psichico”.

Alcuni mentono dopo avere tradito, mentono anche durante il tradimento. La famosa frase del “ negare, negare, sempre negare” davanti alle domande della persona tradita è un atteggiamento diffuso.

L’incapacità dell’Io di conservare la propria organizzazione di realtà a seguito di un distrubo narcisistico della personalità è una delle cause della menzogna patologica.  Il  disturbo del bugiardo è anche  originato da un conflitto strutturale con il Super-Io psicanalitico  o dalla perdita traumatica  dell’Imago parentale con insufficiente conseguente idealizzazione dello stesso Super-IO. L’obiettivo terapeutico è quello di elaborare le bugie fino a quando esse possano ridiventare fantasie, poi progetti ambizioni e ideali fantastici e poi rimpiazzati da modelli di azione e da scopi ragionevoli ( Kohut ( tipi di traslazione speculare 1971).

In questo contesto il Poliamore diventa un modo per essere chiari con se stessi e con gli altri, se questo è il loro desiderio e non una ulteriore occasione di fuga.

Avendone visto il carattere di disambiguazione cioè di uscita dalla ambiguità  diventa utile osservare l’irruzione dell’angoscia nelle coppie dove il poliamore non viene vissuto allo stesso modo.

Un modo per intervenire nel lavoro psicoterapeutico e sessuologico con le coppie e quello dell’esplicitazione delle fantasie.

Uomini e donne elaborate la bugia (tradimento) portano nella coppia la fantasia del rapporto sessuale con terzi o quarti o quinti etc.

Tale fantasia appare innocua in una coppia che la accolga come tale, appare devastante in presenza di rigidità o insicurezze.

L’insicurezza del rapporto, o l’insicurezza del proprio sentimento, la perdita di stima o autostima generano un territorio indisponibile alla novità sia pure sotto forma di fantasia.

L’uso di vibratori viene spesso vissuto come una sconfitta mentre nella realtà è una occasione di gioco e di piacere. Un paziente dopo anni di fuga dal rapporto sessuale con la moglie (stereotipato e veloce) riusci a chiederle di usare un vibratore ma non come lei si attendeva.

Questo creò una crisi nella coppia che li portò a riconsidersi e scoprirsi a vicenda, l’esperienza della penetrazione del marito fu vissuta come una condivisione ed un gioco che liberò la coppia dal disagio della ambiguità.

Volere essere penetrate da una donna è una fantasia piu diffusa di quanto non si dica, e l’uso degli STRAP-ON altrattanto diffuso. Lo strap-on è una protesi di silicone che viene indossata per penetrare, alcuni hanno un doppio fallo per penetrare e penetrarsi contemporaneamente.

Riuscire a vivere le proprie fantasie all’interno del rapporto azzerò il senso di colpa del marito consentendogli di superare l’eiaculazione precoce e la frustrazione prodotta nei due membri della coppia. La eiaculazione precoce, disturbo molto diffuso unitamente o separatamente alla perdita della erezione, descrive una eiaculazione che si manifesta quasi immediatamente dopo I primi approcci sessuali e a volte anche in assenza di erezione.

Contestualmente la signora interruppe le relazioni sessuali che viveva idealizzando I partner occasionali e trasformandoli in grandi amori che poi lasciava utilizzando sempre lo stesso meccanismo.

In conclusione ritengo che all’interno della sessualità ci sia molto spazio, e che ciascuno si puo collocare all’interno di essa nel pieno ascolto di se e nel totale rispetto di se e degli altri.

Il mondo colorato della fantasia e della fisiologia non è inscrivibile in un nero su bianco, è invece un luogo che oscilla tra fantasia e realtà il cui perno è la consapevolezza di cio che siamo, di ciò che vogliamo e di quello che non possiamo.

 

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